«Quello che abbiamo approvato è né più né meno quanto richiesto dal governo libico». Il premier Paolo Gentiloni annuncia così ieri il via libera appena dato dal consiglio dei ministri alla missione italiana in Libia. Sottolineatura necessaria, considerando l’altalena di conferme e smentite con cui da due giorni Tripoli alimenta la confusione circa la richiesta di aiuto alla sua Guardia costiera libica per fermare i barconi carichi di migranti. Altalena proseguita anche ieri per tutto il giorno, fino a quando non viene alla luce il documento con cui il Governo di accordo nazionale (Gan) guidato da Fayez al-Serraj ha chiesto...