Democrazia corre il rischio di diventare il nome delle buone intenzioni che i governanti vogliono farci credere di avere. Guardo l’espressione compiaciuta di Ursula von der Leyen affiancata dal presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi, soddisfatto come se avesse vinto la lotteria, e mi torna in mente questo avvertimento, letto in un libro di John Dunn dei primi anni Novanta, quando sembrava che tutti fossero destinati, prima o poi, a vivere in un paese la cui forma di governo poteva dirsi democratica. Oggi il trionfalismo di quegli anni sembra appartenere a un’epoca lontana, ma fa rabbia pensare, almeno per chi già...