Negli ultimi mesi, le Corti di diverse città indiane hanno incaricato l’Archeologic Survey of India di investigare sulle origini delle moschee, secondo alcuni erette sulle rovine di templi hindu.
La moschea di Gyanvapi, situata a Varanasi nello stato dell’Uttar Pradesh, è una delle ultime moschee rivendicate dai sostenitori dell’Hindutva, ideologia promossa dal partito al potere, il Bharatiya Janata Party (BJP). Per i gruppi hindu di estrema destra la moschea, collocata accanto al tempio di Kashi Vishwanath, sarebbe sorta sulle rovine del tempio distrutto dall’imperatore Aurangzeb (XVII secolo). La Corte ha affidato il caso a un comitato composto da cinque membri, due hindu, due musulmani e un esperto archeologo, che nei prossimi mesi dovrà determinare se in origine la moschea di Gyanvapi facesse parte del tempio adiacente.

I leader della comunità musulmana di Varanasi hanno immediatamente espresso il loro dissenso, affermando che questa indagine, oltre a danneggiare la struttura, andrebbe contro il Places of Worship Act del 1991, che protegge i luoghi di culto. Secondo questa legge, tutti i siti sacri, eccetto la moschea (oggi tempio) di Ayodhya, devono rimanere com’erano al momento dell’Indipendenza dell’India, il 15 agosto 1947. Convertire o alterare tali siti sarebbe quindi illegale.

Il dibattito su Gyanvapi ricorda il famoso caso della Babri Masjid (“moschea”) ad Ayodhya, situata sempre nello stato dell’Uttar Pradesh. Nel 1992, la moschea è stata rasa al suolo da un gruppo nazionalista hindu, incoraggiato dall’allora nascente BJP. Questi sostenevano che Babur (imperatore mughal) avesse costruito la moschea sulle rovine di un tempio di Rama eretto esattamente sul luogo di nascita della divinità. La conseguente demolizione della moschea per mano degli estremisti hindu ha scatenato violenti scontri tra le comunità religiose in tutto il paese, causando oltre due mila morti.

Nel sito della moschea, nel 2019 la Corte suprema ha ordinato la costruzione di un nuovo tempio dedicato a Rama sotto la supervisione del governo. L’inaugurazione, a cui parteciperà Modi in persona, è prevista a ridosso delle prossime elezioni nazionali del 2024.

Come Ayodhya, anche la città di Varanasi è di particolare importanza per i fedeli hindu. Il governo Modi ha in cantiere un grande progetto di ricostruzione della città che prevede, a parte l’ampliamento del tempio di Vishwanath, anche la demolizione di templi minori e di vecchi quartieri di Varanasi. Il successo di Ayodhya ottenuto dal premier Modi e dal BJP fa pensare che anche la moschea di Varanasi andrà incontro allo stesso destino.