La nuova farmacia di Mohammad Sehveil a Khan Younis è un tavolino, tre pareti di stoffa, mensoline in legno e un cartello con una scritta in vernice rossa: «Farmacia al Shifa». Sopra le mensole, ci sono scatole di medicine. Davanti a Sehveil, una piccola fila di sfollati. La sua farmacia non c’è più, ha raccolto quel che restava e ora lo distribuisce a una popolazione rimasta senza ospedali. INTORNO alla farmacia, Khan Younis è irriconoscibile. Insieme alle case e alle strade, è scomparso anche il tessuto sociale che c’era prima. Negozianti, vicini di casa, familiari. Tra Khan Younis, Deir al...