Nanoplastiche sono state identificate nelle placche arterosclerotiche delle arterie e per la prima volta è stato provato anche il danno per la salute umana con gravissimi effetti. Lo rivela uno studio ideato dall’Università della Campania «Vanvitelli», in collaborazione con vari enti.

Pubblicato su «The New England Journal of Medicine», lo studio fornisce la prova del pericolo delle plastiche: le placche «inquinate» sono più infiammate e causano un aumento di oltre 2 volte del rischio di infarti e ictus.

Lo studio stato è condotto in collaborazione con numerosi enti, tra cui Harvard Medical School di Boston, Ircss Multimedica di Milano, le università di Ancona, della Sapienza di Roma e di Salerno e l’Ircss Inrca di Ancona.

La scoperta fornisce per la prima volta la prova che le microplastiche e le nanoplastiche ingerite o inalate sono associate a esiti di malattie cardiovascolari nell’uomo, indicando che le materie plastiche hanno costi sempre più elevati, ormai visibili, per la salute umana e l’ambiente.