Il testo della legge ripete parola per parola il decreto emesso nel 1969 dal regime dei colonnelli. L’unica differenza è che il nuovo testo è scritto in greco demotico e non nella lingua arcaizzante cara ai dittatori. La legge, approvata dalla maggioranza governativa agli inizi di novembre, è severa. Prevede almeno tre mesi di prigione e forte pena pecuniaria per chi «diffonde in qualsiasi maniera notizie in grado di procurare ai cittadini allarme oppure timore ossia mina la fiducia del pubblico verso l’economia nazionale, le capacità difensive del paese oppure la sanità pubblica». In sostanza va in galera chiunque critica...