Da alcuni giorni l’arrivo a Lampedusa di un migliaio di migranti e di poche centinaia nelle coste meridionali ha creato una disgustosa competizione fra sindaci, governatori di regioni meridionali e giornalisti arruolati nel moltiplicare l’allarme “invasione”. A parte il fatto che a giugno quest’anno ne sono arrivati quasi la metà dell’anno scorso ed in Italia gli arrivi in 4 anni si siano ridotti dell’85%, i fabbricanti di paura e di odio hanno trovato il capro espiatorio: se un migrante, partito dal Nordafrica, calpesta il suolo patrio immediatamente viene accusato di diffondere il Covid19 e di rovinare la stagione turistica, mentre se dal Nord arrivano frotte di villeggianti da spennare allora tutti tranquilli.

Proprio l’opposto della realtà!Ma ormai i media condizionano e capovolgono la percezione dei flussi migratori e le forze politiche parlamentari sanno solo competere nei deliri razzisti per difendere la “sicurezza” minacciata dai migranti e, senza badare a spese , affittano a caro prezzo gigantesche navi per ridicoli e vergognosi Hot Spot galleggianti. Purtroppo sono rarissime le eccezioni di politici nelle istituzioni che hanno il coraggio di schierarsi dalla parte dei nuovi dannati della terra, mentre le opposizioni di destra aizzano fra gli strati popolari il “razzismo dei penultimi” per scatenare fratricide guerre fra poveri e giustificare nuove guerre ai poveri sia in Italia che a livello internazionale.

Negli ultimi anni si sono dirottati i fondi pubblici nazionali ed europei in micidiali politiche:

– di respingimento dei migranti nell’inferno libico

– di boicottaggio e criminalizzazione dei preziosi salvataggi da parte delle ONG delle navi umanitarie

– di armamento e finanziamento delle bande criminali della cosiddetta Guardia Costiera libica.

Da quando l’agenzia Frontex ( Guardia costiera e polizia di frontiera europea) sovrintende le politiche migratorie nel Mediterraneo da Ceuta e Melilla in Marocco alla rotta balcanica ( dalla Turchia fino alla Slovenia e Croazia) i salvataggi in mare si sono quasi azzerati, ma non le morti! Le navi umanitarie continuano ad essere ostacolate (e persino multate), ma la percezione di questi crimini contro l’umanità si è quasi estinta grazie alla latitanza dei media compiacenti e complici dei deliri razzisti bipartisan; inoltre sono sempre più militarizzati i nostri porti , le nostre coste ed il Mediterraneo.

A Lampedusa è stato smantellato il CPSA (Centro di Primo Soccorso ed Accoglienza) ed a livello nazionale quasi tutto il sistema di seconda accoglienza a causa dei famigerati decreti (in)sicurezza, mentre proliferano i centri di detenzione come i CPR e gli Hot Spot (dove si continua a morire, da Gradisca d’Isonzo alla Sicilia).

Così come nel gennaio 2014 con un centinaio di associazioni europee e nordafricane costruimmo “La Carta di Lampedusa” in questa drammatica estate facciamo appello a tutte le soggettività solidali siciliane a partecipare alle iniziative in preparazione di Caravana Abriendo Fronteras 2020 ed a costruire insieme una progettualità euro-mediterranea ed un percorso di lotta per un’ Europa ed un Mediterraneo liberi dalle guerre e dal razzismo !

NESSUNA PERSONA È ILLEGALE, SICILIA APERTA E SOLIDALE!