La Ue ritrova l’unità e approva all’unanimità gli aiuti all’Ucraina per 50 miliardi in quattro anni, che saranno sbloccati da marzo, un finanziamento «sicuro, a lungo termine, prevedibile», per il presidente del Consiglio, Charles Michel. Viktor Orban, che a dicembre si era impuntato, ha ceduto ottenendo in cambio che ci sarà un dibattito annuale su come vengono spesi i soldi, ci sarà anche un rapporto della Commissione e tra due anni un vertice per un’eventuale revisione del programma, ma senza possibilità di veto, come pretendeva, ogni anno, il primo ministro ungherese. CI SONO VOLUTE due ore di pre-vertice per convincere...