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La Toscana brucia, da Massarosa a Vecchiano

La Toscana brucia, da Massarosa a VecchianoUn incendio boschivo – Ansa

Estate di fuoco Già 700 gli ettari di boschi, uliveti e canneti distrutti nel terribile rogo che da lunedì sta devastando le colline della lucchesìa, incendi controllabili a fatica anche nel pisano e nelle aree interne della regione.

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 21 luglio 2022

All’ora di cena erano già 700 gli ettari di boschi, uliveti e canneti bruciati nel terribile rogo che da lunedì sta devastando le colline di Massarosa, con le fiamme che nel pomeriggio hanno iniziato a interessare anche quelle di Camaiore. L’autostrada Firenze-Mare, nel tratto della “bretella” che da Lucca porta a Viareggio e in Versilia, è stata chiusa e riaperta in più di un’occasione a causa dei venti che soffiano con direzioni variabili, ostacolando i soccorsi. Ad essere in difficoltà sono anche i tre Canadair della Protezione civile e i quattro elicotteri regionali impegnati nelle operazioni di spegnimento dall’alto, insieme ai 150 uomini tra squadre di volontari e di operai forestali che coadiuvano l’instancabile lavoro dei Vigili del fuoco, pronti a far arrivare mezzi da altre province e anche da fuori regione.
Per fortuna al momento non si contano né vittime né feriti, ma oltre 500 persone sono state evacuate per precauzione dalle loro abitazioni, dieci delle quali sono state lambite e in qualche caso investite dalle fiamme. Le piccole frazioni di Montigiano, di Pieve a Erice e del piccoli borghi di Valpromaro e Gualdo sono quelle più interessate dall’incendio, che nonostante sia sotto controllo per circa il 70% sta ancora avanzando, ed è visibile da molte zone della regione, in primis la Versilia.
A preoccupare i soccorritori l’instabilità del vento che la scorsa notte, a causa di una corrente ascensionale, ha provocato una forte ripresa dell’incendio. Purtroppo le previsioni meteo indicano che l’instabilità è destinata a proseguire, aprendo nuovi fronti in una zona boschiva che da mesi sconta una siccità destinata, per giunta, a prolungarsi anche nelle prossime due settimane, mentre le temperature superano da giorni i 37 gradi.
Nuovi roghi si sono sviluppati anche in altre zone della Toscana. Sulle colline di Vecchiano, in provincia di Pisa, sono già andati in fumo 15 ettari di bosco in un incendio difficile da controllare. Mentre nel comune di Calci, sempre nel pisano, si è sviluppato un incendio in località Vallebuia, con tre ettari di vegetazione distrutti e nove squadre di volontari e operai forestali ancora sul posto per scongiurare eventuali riprese delle fiamme.
In provincia di Siena è stato spento un incendio a San Gimignano grazie al lavoro di un elicottero regionale e di nove squadre dell’antincendio boschivo, riusciti a domare le fiamme che avevano già distrutto un ettaro di vegetazione. Altri piccoli interventi hanno coinvolto i territori di Castell’Azzara in provincia di Grosseto, Vaiano nel pratese, San Vincenzo in provincia di Livorno e Figline Incisa nel Valdarno fiorentino. Fiamme anche a Pergine Valdarno nell’aretino e nei boschi di San Pietro Belvedere nel comune pisano di Capannoli. Nel complesso sono stati venti in tutta la Toscana gli incendi che si sono sviluppati solo nelle ultime 24 ore, e le condizioni meteorologiche fortemente avverse minacciano di allungare la terribile sequenza di roghi.

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