Tanto tuonò che (forse) pioverà. Si annuncia il premierato. Meloni celebra l’arrivo della III Repubblica. Si conferma che le riforme sono l’arma di distrazione di massa di una maggioranza clamorosamente incapace di realizzare le promesse elettorali. Meloni accelera, per non lasciare ancora nel cassetto la parte del disegno riformatore ascrivibile a lei. Bisogna capirla. L’autonomia differenziata avanza di buon passo. La prima commissione del senato è giunta all’articolo 7 (su 10). Si disegna un paese arlecchino e instabile, come ad esempio emerge dalla discussione relativa alle leggi statali «cedevoli» al momento dell’entrata in vigore di norme regionali susseguenti all’intesa della...