Poche persone possono vantare come residenza un cespuglio di rododendro, un carretto per la vendita del pane oppure una casa diroccata sull’isola di Berneray, nelle Ebridi Esterne. I guru del downshifting e del simple living avrebbero molto da imparare da Vashti Bunyan, maître à penser del «vivere d’ingegno e farla franc», come canta in Wayward, ovvero dell’arte di arrangiarsi con molto poco, quasi niente. Alta, lunghi capelli neri, grandi occhi scuri e miti, la voce qualche decibel più di un sussurro, alla metà degli anni ‘60 era quanto di più simile a Françoise Hardy si potesse incontrare dall’altra parte della...