Mohanad Yakubi «La velocità del pensiero nel nostro secolo è molto più alta di quella delle nostre emozioni. Le immagini sono lì, ognuno le utilizza per una mobilitazione politica ma il cinema è un’altra cosa. Ci è voluto tempo perché venissero fatti film capaci di riflettere in profondità sul genocidio armeno o sulle dittature militari in America latina, è un processo che richiede una lunga elaborazione. Noi come registi palestinesi in questo momento non possiamo muoverci nella ’normalità’. I nostri film devono contribuire alla discussione politica altrimenti non servono. La mia famiglia ha lasciato Gaza come è già accaduto nel...