Camminando nel parco della pace di Nagasaki, viene da chiedersi se davvero l’Asia orientale rischi di diventare «la prossima Ucraina», come ripetuto più volte dal primo ministro giapponese Fumio Kishida. Da due anni, in Asia tutti provano a esorcizzare il grande spavento personale. Il Giappone è stato l’unico a esplicitarlo, ma Taiwan e Filippine temono che la Cina diventi più aggressiva sul fronte militare. India e Vietnam rischiano di non poter più approfittare delle asimmetrie del rapporto sinorusso. La Corea del sud si sente sempre più esposta a Kim Jong-un. Per la Cina, invece, lo spavento è stato triplice: l’ipotesi...