Ha giurato al Bundestag davanti alla Costituzione scandendo la formula di insediamento a eccezione del passaggio «Che Dio mi aiuti». Così l’ateo Olaf Scholz ieri è diventato il nono cancelliere della Repubblica federale e il quarto capo di governo socialdemocratico, dopo il voto a favore di 395 deputati su 707 presenti. Poco prima la presidente del Parlamento, Bärbel Bas (Spd), aveva letto la lista dei 17 ministri della coalizione “Semaforo” raccogliendo gli applausi dai banchi di Spd, Verdi e liberali indirizzati ciascuno ai propri colleghi di partito. Subito dopo Scholz ha raggiunto il Palazzo di Bellevue per l’investitura del presidente...