«Dobbiamo ribadire la nostra aspettativa che Pechino si astenga da azioni di supporto a Mosca e partecipi attivamente e con autorevolezza allo sforzo di pace», così il premier italiano Mario Draghi ieri al Senato nella sua informativa in vista del Consiglio europeo. Gli ha fatto eco il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che a Pechino ha ricordato di essere «coerente con il suo ruolo di membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite» e la ha esortata a chiedere «la fine immediata della guerra in Ucraina». Sono le stesse parole che dall’inizio del conflitto ripetono americani e non solo,...