Nel 2016 la Cgil fu impegnata direttamente in prima fila per il No al referendum costituzionale. Quattro anni dopo le cose sono molto cambiate. Nonostante una posizione chiaramente critica verso la nuova riforma del solo taglio dei parlamentari, la Cgil non si impegnerà direttamente nella campagna per il voto del 20 e 21 settembre. Le ragioni sono più di contesto che di sostanza. Come sta accadendo a tutta la campagna elettorale, il condizionamento del Covid ha portato Corso Italia a considerare altre le priorità, a partire dalla battaglia sui licenziamenti e sul rinnovo dei contratti assieme a Cisl e Uil....