Situazione sempre difficile in Tunisia, con il parlamento sospeso dallo scorso luglio per decisione del presidente Kais Saied, che ha licenziato il governo e accentrato su di sé tutto il potere, utilizzando l’esercito per mantenere il potere in questi nove mesi e governando la Tunisia utilizzando decreti presidenziali. Un autentico vulnus alla democrazia e ai parlamentari eletti dal popolo che ha visto il suo acme nello scioglimento del parlamento di Tunisi lo scorso 30 marzo, con la scusa che i suoi membri avrebbero tentato un «colpo di stato». L’Assemblea dei rappresentanti del popolo intendeva abrogare, riunita in sessione plenaria, proprio...