Una casa distrutta da un missile russo a Bakhmut

L’avamposto strategico nel Lugansk a ferro e fuoco. Kiev: è probabile che la regione sia occupata, ma teniamo Sloviansk e Kramatorsk

Mosca: «Conquistata Lysychansk», le smentite e le conferme ucraine

Giornalisti, scrittori, intellettuali, un candidato al Nobel, un morto, persino uno che ha scritto sul manifesto… È la lista di impiccabili che Erdogan ha comprato in cambio della Nato allargata. Dice Di Maio: «Per noi non cambia niente». L’ultima volta gli consegnammo Ocalan

Memoria curda

La premier svedese Andersson con il presidente turco Erdogan

Estradare il dissenso: la black list della Turchia

Kiev: «Sì, il Lugansk ora può cadere» 

Nelle trincee di Avdiivka, l’ultimo avamposto ucraìno davanti alla capitale «ribelle». Tra le case si aggirano i sopravvissuti tra fuochi improvvisati per cucinare

Donetsk, la terra di nessuno tra cannoni e ombre umane

La protesta in Piazza dei Martiri a Tripoli

Libici in rivolta contro lo stallo politico e le condizioni di vita

Una barca in difficoltà nel Mediterraneo centrale (archivio)

Libia, abbandonati in mare per 9 giorni: muoiono 22 maliani

Intervista al rappresentante dell’Hdp in Europa, Fayiz Yagizay: «Non penso che Stoccolma e Helsinki consegneranno i dissidenti. Ma l’accordo ha avuto due effetti gravissimi: criminalizzare le unità curde in Rojava e legittimare Ankara. Oggi si apre il nostro congresso, potrebbe essere l’ultimo: a breve la Corte costituzionale deciderà sulla nostra messa al bando»

«Se Erdogan vincerà le elezioni, la colpa sarà degli Stati uniti e della Nato»

Più si va verso il 5 agosto, giorno dell’inaugurazione, più aumentano i controlli e le esercitazioni di esercito e polizia nei luoghi potenzialmente a rischio. Ed è di ieri la notizia dell’arresto di dieci persone che secondo la polizia stavano preparando attacchi terroristici nel nome dell’Isis durante i Giochi. Sarebbe il primo caso in cui viene applicata la legge anti-terrorismo varata lo scorso marzo. «Il caso si differenzia dai precedenti perché c’è stato un contatto effettivo con lo Stato Islamico», ha detto ieri il ministro della Giustizia Alexandre de Moraes. Le autorità in realtà ammettono che la cellula aveva «carattere amatoriale», si trattava di persone «senza alcun tipo di preparazione che avevano iniziato un addestramento di arti marziali e per l’uso di armi da fuoco».
Intanto è polemica tra il sindaco di Rio Paes e il governo francese. Il primo non ha gradito la preoccupazione sul fronte attentati da parte dei transalpini e ha fatto sapere che non accetta consigli su come governare e garantire la sicurezza nella sua città. Intanto oggi ha vinto un’altra battaglia. Ha ottenuto da Nintendo lo sbarco dell’applicazione Pokemon Go, che da oggi è scaricabile anche a Rio de Janeiro.
Sul fronte Zica invece ci sono novità ed è stato annunciato che è stato trovato il rimedio che mette al riparo le donne incinta che vengono colpite da questa patologia. In Brasile la questione non è molto sentita se non fosse per il timore di disdette da parte di atleti e visitatori spaventati dalla zanzara portatrice che in questa stagione però non c’è.

«Jihadisti arrestati» e Pokemon sbarcati. Zica invece non si è vista