Fuori le spese militari dal Patto di stabilità. Per Guido Crosetto, che ieri mattina ha illustrato le sue linee programmatiche alle commissioni riunite della difesa della Camera e degli esteri e della difesa del Senato, si tratterebbe di una faccenda «meramente tecnica», con il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti che «ha condiviso questa cosa e l’abbiamo già portata sul tavolo dell’Europa». La dottrina è quella concordata la scorsa primavera a Ramstein che porterà l’Italia ad aumentare le proprie spese militari fino al 2% del Pil entro il 2028 (attualmente è all’1,54%): un percorso che dovrà procedere assai speditamente in futuro...