Lo stand di Altaforte è fuori dal Lingotto di Torino. Un mucchio di ferraglia sopra un bancale di legno. È rimasta soltanto l’insegna gialla a testimoniare una provocazione che alla fine non c’è stata. Il Salone del Libro ha aperto ieri mattina, depurato dalle presenze neofasciste e pieno di scolaresche in visita, oltre che di visitatori “semplici” disposti a passare una giornata a camminare in lungo e in largo per poi uscire con il portafogli svuotato e chili di libri nelle sporte rigorosamente marchiate da una qualche casa editrice. È IL SOLITO SALONE: extralarge, ingombrante, con le code agli ingressi...