Se il presidente colombiano Iván Duque pensava di placare la rabbia della popolazione ritirando la sua contestatissima riforma tributaria non poteva sbagliarsi di più. Ad alimentare la protesta, all’ottavo giorno consecutivo, ci hanno pensato le forze dell’ordine scatenando una repressione brutale. «Stiamo facendo tutto bene», ha assicurato il generale dell’esercito colombiano Eduardo Enrique Zapateiro a un gruppo di agenti della polizia nazionale, «la più addestrata e preparata al mondo»: «Stiamo offrendo la nostra vita, la nostra umanità, per salvare la democrazia che alcuni vogliono distruggere». Ed ecco il «tutto bene» di Zapateiro in cifre: almeno 19 morti (ma le organizzazioni...