Giovedì 18 ottobre, nei pressi del confine italo-francese di Claviere. Sono da poco passate le 22,30 quando alcuni agenti di polizia si accorgono che i colleghi francesi stanno cercando di respingere in Italia un gruppo di migranti, tra i quali anche alcuni minorenni. Il tentativo, che adesso il Viminale definisce eseguito in maniera «sbrigativa» per eludere le procedure previste dal regolamento di Dublino che vietano il respingimento di minori, viene bloccato e i migranti tornano indietro con i gendarmi.

Non sarebbe la prima volta che la Francia rimanda in Italia dei bambini attraverso il confine di Claviere. Stando alla Croce rossa i casi analoghi registrati dall’inizio dell’anno sono stati 21. Una volta intercettati i minori accompagnati sono stati inseriti con i familiari in alcuni centri di accoglienza, mentre quelli non accompagnati sono stati invece affidati ai servizi sociali. Ce n’è abbastanza perché Matteo Salvini possa partire di nuovo all’attacco della Francia: «L’Italia rispetta le regole, qualcuno no, sia sulle norme di bilancio che sull’immigrazione», dice il ministro degli Interni da Bucarest dove ieri ha incontrato l’omologa Carmen Dan. Da gennaio la Romania sostituirà l’Austria come presidente di turno della Ue e ha già convocato per febbraio un vertice informale dei ministri della Giustizia e degli Interni. Tra gli argomenti centrali del vertice come al solito ci sarà anche l’immigrazione. «Solidarietà tra Italia e Romania sui nostri comuni interessi – proclama Salvini -: non possono essere solo i Paesi esterni a farsi carico dell’emergenza immigrazione nel nostro continente».

In attesa del summit, il ministro torna ad alimentare lo scontro con il presidente francese: «Io ho passato un’estate attaccato e insultato come cattivo, e poi scopriamo che da mesi i francesi scaricano gli immigrati di notte nei boschi italiani, anche bambini e minorenni – dice -. Dovrebbe essere Macron a farsi un esame di coscienza, prima di attaccare Paesi vicini dovrebbe dimostrare lui di essere buono, generoso, solidale».

Quella di rimandare in Italia i minori ignorando le convenzioni internazionali è una pratica abituale da parte della Francia. A dicembre dello scorso alcune associazioni umanitarie, tra le quali Oxfam, Asgi, Intersos, Terres des Hommes, Caritas e Diaconia valdese- denunciarono in una lettera indirizzata alla Commissione europea i continui respingimenti di minorenni effettuati da Parigi. In quel caso il confine in questione era quello di Ventimiglia e i metodi impiegati, stando a quanto denunciato dalle organizzazioni, alquanto spicci. «Non solo i minori fermati non vengono messi nella condizione di presentare domanda di asilo, ma il respingimento viene effettuato immediatamente», scrissero al presidente Jean Claude Juncker.

Scene analoghe a quelle che si vedono ora a Claviere. Bambini a parte, il presidio voluto dal ministro degli Interni ha calcolato in più di venti al giorno i migranti respinti dai gendarmi francesi alla frontiera del Monginevro. Presidio che ieri Salvini ha annunciato di voler mantenere insieme alla disponibilità a incontrare il presidente francese Macron e il collega degli Interni Christophe Castaner.

Intanto su quanto accade è intervenuto ieri il deputato dei Leu Erasmo Palazzotto: «Ormai le regole quando si parla di migranti non le rispetta più nessuno», ha detto. «Non rispetta le norme sui respingimenti la Francia, come non le rispetta l’Italia. L’ipocrisia del ministro dell’Interno italiano è pari solo a quella dei suoi colleghi d’oltralpe».