Il sindaco di Genova Marco Doria non si dimette. Ma chiede una «condivisione chiara e esplicita» del percorso che intende portare avanti negli ultimi mesi. Annuncia comunque ufficialmente che non si ricandiderà alle prossime elezioni, «una scelta maturata da tempo – spiega – e comunicata e discussa con chi mi ha sostenuto, senza farla diventare pubblica alimentando anzitempo quel clima da campagna elettorale permanente che tanto nuoce al nostro Paese».

La nota del sindaco arriva dopo la lunga riunione di giunta seguita alla bocciatura della delibera sulla fusione tra la società partecipata per la raccolta dei rifiuti Amiu, controllata dal comune, e Iren Ambiente Spa, società per azioni multiservizi quotata in borsa. Un voto, quello di martedì, definito da Doria «irresponsabile» perché, dice, provocherà un «disastro per Amiu, per la Tari, e per i suoi impatti sul bilancio del Comune in via di definizione».

La delibera sulla fusione Amiu-Iren è stata bocciata dal consiglio comunale con 19 voti contrari, 6 astenuti e 14 voti a favore. Maggioranza spaccata, con due no e un’astensione arrivati anche dalla Lista Doria, e il sindaco sull’orlo delle dimissioni fino al comunicato di ieri pomeriggio. Nella delibera bocciata, i criteri operativi con cui sarebbe stata effettuata la fusione, primo passo verso la privatizzazione di Amiu con la cessione di oltre il 51% a Iren. Contro l’ipotesi martedì i lavoratori erano scesi in piazza.

Alle dichiarazioni di Doria segue quella del segretario genovese del Pd, Alessandro Terrile: «Apprezziamo le parole di Marco Doria, e condividiamo la necessità di verificare in tempi rapidissimi se in questo ciclo amministrativo esistono ancora i numeri per approvare il bilancio di previsione 2017 e una soluzione sostenibile per il futuro di Amiu, ma non pensiamo di tirare a campare».

Insomma, gli ultimi mesi di quinquennio del sindaco arancione, che intende restare per evitare il commissariamento, non saranno in discesa.

Per il momento, Doria, parlando della decisione di non ricandidarsi, traccia il suo bilancio: «Si chiude un’esperienza nel corso della quale sono state affrontate, tra mille difficoltà, con serietà e onestà, tante complesse questioni e si sono ottenuti importanti risultati».