Venti passaggi al giorno per sette giorni (per ora) fanno circa due milioni di euro, se parlassimo di spot pubblicitari. E in verità ne stiamo parlando, perché la comunicazione cosiddetta istituzionale del governo sul referendum è un’inserzione commerciale pura e semplice. E ha inondato le reti della Rai sotto specie di comunicazione di utilità sociale, secondo la dizione prevista dalla legge. Quest’ultima è bellamente aggirata, per trarre vantaggio dalla bulimia propagandistica. Tra l’altro, se fossero spot, questi che tratteggiano estasiati il quesito furbamente apposto in testa alla legge di revisione della Carta, sarebbero bloccati dal codice di autosciplina : scorretti e...