«Siamo in sintonia con l’appello inclusivo del manifesto, la Liberazione è difendere la democrazia con la pace e con la partecipazione, è importante essere a Milano oggi».

Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, la sua organizzazione ha diffuso un comunicato sul 25 aprile interamente incentrato sulla necessità di ascolto delle istanze pacifiste dei giovani.
Vengono descritti come sdraiati e individualisti ma quando si preoccupano di manifestare per il bene comune vengono manganellati. Sono di Pisa, ho visto le botte ai ragazzini, sono cose inaccettabili. Noi diamo tutto per scontato, invece le nuove generazioni hanno capito che la democrazia va difesa ogni giorno.

Che tipo di Europa invece hanno di fronte?
Non quella ideata da Altiero Spinelli. Ma il punto è che in Italia si parla solo di candidature e liste elettorali e non si apre un dibattito pubblico sul tipo di Europa che vogliamo, quella dei muri e dell’esternalizzazione delle frontiere. L’Europa deve avere agire a prescindere dagli interessi nazionali e basarsi sui valori di antifascismo e antiautoritarismo che avevano i partigiani che l’hanno immaginata e per la quale hanno dato la vita. Oggi sembra quasi che in torto siamo noi democratici. La Ue avrebbe dovuto fare la voce grossa con Netanyahu che sta facendo una carneficina e trovare le ragioni della convivenza tra due popoli, avrebbe dovuto far ragionare di più Ucraina e Russia per intavolare la pace, invece non c’è niente all’orizzonte.

Perché secondo voi questa disaffezioni per le istituzioni europee?
L’occidente non è riuscito a mantenere la promessa di felicità per le persone perché è sazio e va dietro a un’economia finanziarizzata che non dipende dal lavoro. Il presidente del Consiglio Ue ha detto una grande fesseria usando l’espressione “se vuoi la pace prepara la guerra”, chi gli ha dato il mandato per portarci in un conflitto? Non siamo idealisti ma se vuoi la pace prepara la pace, preparati a compromessi, relazioni faticose, a qualunque cosa: tutto meglio del sangue.

Oggi molte persone manifestano anche contro le riforme del governo che puntano a smantellare la Costituzione
Su premierato e autonomia differenziata le Acli hanno una posizione molto chiara: sono scorciatoie, illusioni giuridiche. Faremo presto due proposte di legge sul tema dei partiti e assemblee partecipate per rilanciare il ruolo delle formazioni sociali. Non si possono chiamare i cittadini solo per il voto, vanno coinvolti sempre, la democrazia è faticosa ma è l’unico antidoto all’autoritarismo e alla banalità della politica attuale.

È banale il governo Meloni?
Da quando è in carica non abbiamo visto nessun cambiamento se non nelle poltrone e un incremento della povertà. Ci vorrebbe un ‘grado 0’, un’idea di paese per tutti e di rispetto delle istituzioni, poi si possono fare i distinguo partitici.