A due settimane dal sessantesimo anniversario del colpo di stato del 1964, a dominare il dibattito politico in Brasile sono piuttosto gli atti golpisti dell’8 gennaio del 2023. E, con essi, la possibilità sempre più reale che per Bolsonaro scattino le manette. A inchiodarlo in maniera definitiva – per il reato di «tentata abolizione dello Stato democratico di diritto», punibile con una reclusione dai 4 agli 8 anni – sono state le deposizioni degli ex comandanti di Esercito e Aeronautica, Marco Antonio Freire Gomes e Carlos Baptista Júnior, secondo i quali l’ex presidente avrebbe fatto pressioni per un colpo di...