Jack Dorsey, fondatore e Ceo di Twitter, lascia la compagnia. La notizia è stata confermata dallo stesso Dorsey che ha twittato l’e-mail inviata ai dipendenti in cui spiega obliquamente che l’azienda è diventata troppo «incentrata su i fondatori», cosa che secondo lui sta «severamente limitando» Twitter. A sostituirlo sarà Parag Agrawal, fino ad ora a capo del dipartimento tecnologico.
Dorsey prevede di dimettersi dal consiglio a maggio per «dare a Parag lo spazio di cui ha bisogno per mettersi alla guida» e perché «è fondamentale che un’azienda possa reggersi da sola, libera dall’influenza o dalla direzione del suo fondatore». Secondo questa logica però Dorsey dovrebbe dimettersi anche da Square, la società da lui fondata che gestisce un sistema di pagamento tramite telefono cellulare, ma niente fa pensare a una mossa di questo genere.

LA NOTIZIA è trapelata grazie all’emittente tv Cnbc, un’ora prima dell’annuncio e senza ulteriori informazioni: qualunque cosa sia successa a Twitter, Dorsey ha mantenuto i suoi piani per sé.
Dorsey era già stato costretto a lasciare Twitter nel 2008: il consiglio aveva citato la sua incapacità di risolvere i problemi continui di crash del sistema, la mancanza di qualsiasi tipo di backup e la tendenza del Ceo a lasciare il lavoro in anticipo per frequentare corsi di fashion design e yoga – ma nel 2015 aveva ripreso il controllo. Nel 2019 ha poi annunciato l’intenzione di trascorrere sei mesi viaggiando attraverso l’Africa e occupandosi di Twitter da remoto mentre stava presumibilmente portando nel continente il “vangelo” della criptovaluta: «L’Africa definirà il futuro (soprattutto quello bitcoin!)», aveva twittato. All’inizio del 2020, il miliardario membro del consiglio di amministrazione di Twitter Paul Singer aveva chiesto le dimissioni di Dorsey proprio perché la sua concentrazione sembrava divisa fra due progetti troppo grandi.

Dopo l’annuncio del suo fondatore, le azioni di Twitter sono aumentate brevemente dell’11% poi il trading è stato interrotto a causa della volatilità, e si è assestato su un aumento del 5%.

DORSEY é sempre stato un vero fondatore dalla prassi lenta e costante, con un approccio pacato e imperscrutabile: raramente ha pubblicato tweet che avessero un senso immediatamente comprensibile, ma quando si è mosso lo ha fatto in modo spiazzante, come quando Twitter ha vietato gli annunci politici, ha aggiunto etichette di verifica dei fatti ai tweet, e ha vietato a Donald Trump l’accesso al suo canale di comunicazione privilegiato.