Capita, ascoltando o leggendo commenti e dichiarazioni sui risultati di una tornata elettorale, di andare oltre lo scoraggiamento. Ci si può sentire pervasi da un senso di vuoto a cui solo un po’ di acqua fredda sul viso può dare sollievo. Nell’esercizio dell’arte politica un nuovo strumento di persuasione si è aggiunto all’imbonimento e alla manipolazione dei fatti, due perversioni storicamente consolidate di un mestiere nobile, ma vulnerabile all’inganno. Fa tendenza una reinterpretazione del parlar d’altro che mescola la falsificazione del dato reale (o la sua sostituzione con un dato neutrale) con il nulla vero e proprio. Questo nulla, che...