La mozione che equipara antifascismo ed anticomunismo approvata, senza voti contrari, dal consiglio comunale di Genova città medaglia d’oro della Resistenza, non è il primo sfregio alla storia; rischia di non essere l’ultimo; viene da lontano. Quel documento segna un nuovo atto di istituzionalizzazione e sistematizzazione di un fenomeno, prima carsico poi tracimante, proprio della società contemporanea: il populismo storico. Esso si configura come «malattia estrema» del revisionismo ed è in grado di esprimere una sua manifestazione a base di massa all’interno della sfera pubblica. Sul piano comunicativo la prassi del populismo storico si nutre di un rapporto di reciproca...