«Io a Gaza ci tornerei subito, chiamerei un taxi adesso e partirei senza esitazioni. Però ho il cancro e ho bisogno di cure che posso avere solo qui a Gerusalemme, a Gaza gli ospedali distrutti o funzionano al minimo. E non ho più una casa, è stata distrutta da una bomba. Stare in strada, soggetto a continui ordini di evacuazione è la mia condanna a morte». Hussein Radwan, 49 anni, è stato operato da poco e solo ora comincia a recuperare le forze. Da oltre un anno passa i suoi giorni tra un modesto hotel e l’Augusta Victoria di Gerusalemme,...