Occupa per la Palestina, arrestata Greta Thunberg
COPENAGHEN L’ambientalista svedese tra gli studenti danesi per il boicottaggio contro Israele
COPENAGHEN L’ambientalista svedese tra gli studenti danesi per il boicottaggio contro Israele
Ieri mattina all’alba un gruppo di una ventina di studenti della “Studerende mod besættelsen”, l’organizzazione studentesca danese contro l’occupazione della Palestina, è entrata dentro alcuni uffici del museo dell’Università di Copenaghen prendendone possesso.
I manifestanti, almeno sei, hanno occupato alcune stanze dell’ateneo della capitale in Vore Frue Plads; tra di loro era presente anche l’attivista climatica Greta Thunberg che, dall’inizio della rappresaglia dello stato di Israele a Gaza dopo il 7 ottobre, ha unito alla sua battaglia ambientalista anche quella a favore della causa del popolo palestinese. E’ stata la stessa organizzazione studentesca a postare, subito dopo l’occupazione, delle foto sui propri canali social di attiviste, con la keffiah in volto, all’interno dei locali dell’università tra le quali era possibile riconoscere la militante svedese.
Dopo circa un’ora le forze di polizia danese hanno fatto irruzione nei locali dell’ateneo arrestando, tra le proteste dei militanti rimasti fuori dell’edificio, tutti e 6 gli attivisti compresa Greta Thunberg. Immediata la protesta dell’organizzazione studentesca che in un comunicato ha spiegato la ragione della loro azione: «Mentre la situazione in Palestina peggiora, la collaborazione dell’Università di Copenaghen con le istituzioni accademiche in Israele continua.
Non abbiamo altri tre anni da aspettare affinché il management dell’ateneo faccia l’unica cosa giusta. Siamo costretti ad agire. Ecco perché abbiamo occupato l’edificio del museo nell’amministrazione con una richiesta: boicottaggio accademico ora!» Anche l’attivista svedese ha subito commentato il suo arresto sul suo profilo Instagram: «La polizia è stata chiamata e ha fatto irruzione nell’edificio con un ariete e armi da fuoco. Stanno arrestando tutti mentre parliamo». Thunberg insieme alle e agli altri attivisti è stata ammanettata e portata in commissariato. La polizia ha subito diffuso un comunicato nel quale ha parlato di “lieve resistenza” all’ingresso da parte degli studenti e del fatto che tre di loro si fossero chiusi in una stanza e, dopo una breve trattativa, hanno deciso di uscire per farsi arrestare.
Le forze dell’ordine di Copenaghen hanno dichiarato che tre persone sono state accusate di violazione di domicilio mentre il vice rettore dell’ateneo, Kristian Cedervall Lauta, ha dichiarato che se qualcuno degli attivisti risulterà essere iscritto all’Università della capitale danese subirà «seri provvedimenti disciplinari». Poco dopo le 13 di ieri sia Thunberg che gli altri attivisti sono stati rilasciati.
Il movimento studentesco e le organizzazioni giovanili delle sinistre scandinave non sono nuove a queste manifestazioni di protesta in favore del popolo e della causa palestinese. In tutte le principali capitali nordiche sono andate avanti per tutti i primi mesi dell’anno manifestazioni settimanali molto partecipate a favore del cessate il fuoco a Gaza. La Norvegia, inoltre, è uno dei tre stati europei (insieme a Irlanda e Spagna) ad aver riconosciuto a luglio l’Autorità nazionale palestinese provocando una crisi diplomatica con il governo Netanyahu.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento