La musica come inno alla vita e regalo ai bambini. È la sfida che lancia alla morte Yusef Saad, talento 15enne dell’oud arabo. Ogni giorno, incurante della minaccia dei raid aerei israeliani, con lo strumento legato alla schiena, Yusef percorre in bicicletta le strade devastate del campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza. Canta e suona per i bambini che da 11 mesi vivono orrori quotidiani. «Un tempo le case di Jabalia erano piene di sogni», ha detto il giovane musicista a una agenzia di stampa, osservando le macerie del campo profughi che prima della guerra era edificato e...