È una corsa contro il tempo quella per salvare gli otto detenuti mapuche del carcere di Angol che, già in sciopero della fame da 117 giorni, hanno smesso da lunedì anche di ingerire liquidi. Una misura estrema – a cui si sono uniti nei giorni successivi anche otto mapuche del carcere di Lebu – adottata per protestare contro l’assenza di risposte da parte dello Stato cileno rispetto all’applicazione effettiva al codice penale della Convenzione 169 dell’Organizzazione internazionale del lavoro sui popoli indigeni. IL 9 AGOSTO IL MINISTRO della Giustizia Hernán Larraín si era impegnato a dare risposta, entro 12 giorni,...