Ieri, restavano ancora 5 giorni al baratro del «Grexit», quando si è aperto il Consiglio europeo trasformato in un concentrato di tensioni. Oltre alla crisi greca, lo scontro sulle «quote» di migranti (ormai abbandonate), le tensioni con la Russia e, soprattutto, la minaccia prossima ventura, del «Brexit», il referendum britannico promosso da David Cameron, discusso ieri sera a cena dai capi di stato e di governo dopo i bilaterali dei giorni scorsi. L’ennesimo Eurogruppo dell’«ultima speranza» – il decimo su Atene – ieri nel primo pomeriggio a Bruxelles, prima del Consiglio europeo, si è di nuovo concluso con un nulla...