La sede Amazon di Castel San Giovanni nel piacentino, protagonista qualche settimana fa del primo sciopero nel Black Friday – è finita sotto la lente dell’Ispettorato nazionale del lavoro che ieri ha dato il via a una ispezione.

Obiettivo della task force degli 11 ispettori all’opera nel sito – spiega una nota del ministero del Lavoro – è quello di «verificare l’osservanza, nei confronti del personale occupato, delle norme di tutela dei rapporti di lavoro e di legislazione sociale». L’intervento, spiega ancora il dicastero guidato da Giuliano Poletti, «è stato pianificato nell’ambito delle attività ispettive programmate, con un’attenzione prioritaria al settore della logistica e della movimentazione merci».

I funzionari dell’Ispettorato hanno iniziato acquisendo le dichiarazioni dai dipendenti della multinazionale del commercio on line, utili a «fotografare» le condizioni lavorative.

I lavoratori si erano ribellati ai ritmi pesanti – che ricordano le vecchie catene di montaggio – chiedendo una diversa ripartizione dei turni e un aumento delle maggiorazioni notturne e festive. Amazon applica solo il contratto nazionale e da un anno si rifiuta di sedersi al tavolo per discutere di un integrativo, affermando che i suoi dipendenti «godono già delle retribuzioni più alte nel settore logistica»: esclusivamente nel sito piacentino, infatti, è in vigore il contratto del commercio, mentre negli altri stabilimenti e più in generale nel comparto si applica quello della logistica, dai trattamenti leggermente inferiori.

Un integrativo, secondo Filcams Cgli, Fisascat Cisl e Uiltucs, è necessario visto che il lavoro notturno e festivo è strutturale (a differenza che nel resto del commercio), molti addetti hanno turni disagevoli, e i carichi sono pesanti (dai 17 ai 20 chilometri ogni giorno a piedi, piegandosi continuamente per aprire, chiudere, vidimare e movimentare pacchi).

L’azienda Usa guidata da Jeff Bezos – l’uomo più ricco del mondo, ha sfondato i 100 miliardi di dollari di patrimonio proprio nell’ultimo Black Friday – si è detta «felice di collaborare»: «La sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti sono la nostra priorità – spiega un comunicato – e siamo felici di collaborare con le autorità locali fornendo le informazioni necessarie relativamente alle condizioni di lavoro e agli standard di sicurezza».