I roboanti annunci di Angela Merkel e Olaf Scholz per mettere il turbo alle vaccinazioni e la realtà dei medici in prima linea a cui mancano milioni di dosi del farmaco made in Germany, il più richiesto dai tedeschi. Altro che obbligo vaccinale e somministrazioni anche in farmacia: il contingentamento di Pfizer (che qui tutti chiamano solo Biontech) imposto dal ministro della Sanità, Jens Spahn, per smaltire gli stock di Moderna in scadenza sta provocando un vero disastro. Ieri a Berlino gli ambulatori hanno dovuto sospendere ben 1.000 prenotazioni per la vaccinazione a causa della carenza di Biontech, ovvero per colpa di Spahn che ha fissato il tetto massimo di 30 dosi settimanali per ogni medico.

«Alla luce del boom di infezioni e dell’appello del governo di accelerare i richiami, gli ambulatori hanno ordinato 8,5 milioni di dosi di vaccino per la prossima settimana», spiegano all’Associazione dei medici dell’assicurazione sanitaria. Peccato che Biontech possa garantire la consegna di appena 4,6 milioni di dosi e le riserve di Moderna siano destinate agli over 30, come prevede la raccomandazione della Stiko, la Commissione permanente sulle vaccinazioni. «In totale a Berlino mancano quindi circa due milioni di dosi, proprio nel momento in cui ne servirebbero più del solito», denuncia Wolfgang Kreischer, presidente dei medici di famiglia di Berlino e Brandeburgo. Con buona pace della pubblicità sui Vax-day senza appuntamento, come quello previsto per sabato nel centro vaccinazione del rione di Zehlendorf.

«Nei casi dove sarà possibile offriremo Moderna», fa sapere il personale sanitario alle prese con «l’enorme carico di lavoro aggiuntivo» provocato dall’accelerazione dettata dal governo. In buona sostanza Merkel, Scholz e Spahn sembrano ignorare come si svolgono materialmente le vaccinazioni, a partire dal personale insufficiente fin dall’inizio della pandemia. «Ho bisogno di un infermiere al banco delle registrazioni e di un altro per preparare le iniezioni – riassume Kreischer – senza contare che mentre vaccino non posso seguire le pratiche quotidiane dell’ambulatorio», ossia curare i pazienti con patologie diverse dal Covid. Aumentare le assunzioni? Senza il bonus aggiuntivo promesso dal governo è impossibile: gli attuali 28 euro a iniezione pagati ai medici bastano a malapena a coprire i costi di gestione.

In più rimane l’insormontabile ostacolo delle formalità: «Vaccinare non significa solo fare la puntura sul braccio», ricorda Kreischer ma anche perdere tempo a compilare moduli burocratici e occuparsi della logistica, oltre alle ore impiegate per il consenso informato e a convincere chi vorrebbe solo Biontech.

Non è un problema solo degli studi medici come dimostra la situazione nei mega-centri vaccinali in Fiera e all’ex aeroporto di Tegel. «Nonostante l’offerta copra ancora la domanda e ci siano molti posti liberi senza appuntamento, ci sono ritardi perché i medici devono dare informazioni più dettagliate sull’uso di Moderna», sottolinea Karsten Hinzmann della Croce Rossa.