La Francia prepara la soppressione del pass vaccinale (il super green pass) per «fine marzo-inizio aprile», ha affermato il portavoce del governo, Gabriel Attal, basandosi sull’analisi del professor Alain Fischer, presidente del Consiglio di orientamento della strategia vaccinale.

«Ci sono ragioni di sperare», ha precisato Attal, grazie al tasso di incidenza dei contagi, diminuito del 30% in una settimana, e alle proiezioni per le prossime settimane, anche se al momento «il livello di ospedalizzazioni è molto elevato, superiore al record della primavera del 2020», con 33.352 persone in ospedale e 300 morti l’8 febbraio. Per Fischer, una delle condizioni per togliere il pass vaccinale è «una copertura vaccinale con il richiamo elevata».

Intanto, dal 15 febbraio il pass vaccinale, che ha sostituito il pass sanitario il 24 gennaio, sarà rafforzato: il richiamo deve essere fatto per gli adulti a partire da tre mesi dopo la seconda dose (e c’è tempo solo un mese). 4-5 milioni di persone, ancora senza booster, potrebbero perdere il pass la prossima settimana.

Il governo, parlando di speranza, cerca così di disinnescare la protesta dei «convogli della libertà», che sul modello canadese, stanno preparandosi a salire a Parigi da tutta la Francia, per poi unirsi con analoghe proteste di Belgio e Olanda per convogliare a Bruxelles.