È bastato che la liberalissima Elsa Fornero proponesse di istituire una tassa patrimoniale (in particolare per gli immobili) per scatenare il dibattito su fisco e giustizia sociale nel paese delle grandi disuguaglianze. Con i soliti torni allarmistici della destra. «Ci possono essere molte buone ragioni per le quali il nostro paese potrebbe considerare un’imposta patrimoniale e infatti molti paesi europei ce l’hanno» ha constatato l’altro giorno l’ex ministra al welfare del governo Monti. «L’assenza di crescita e una impressionante serie di shock negli ultimi decenni non hanno impedito che, mentre la povertà si estendeva, una parte molto minoritaria del paese...