Le primarie forse più anomale della moderna storia d’America sono finite con un mese di anticipo. In una sera di maggio in Indiana è accaduto l’impensabile, o almeno quanto nessuno avrebbe potuto azzardare solo pochi mesi fa. Il partito di Lincoln che è poi diventato quello del capitale e della destra conservatrice americana per oltre un secolo, è stato espugnato da una rivolta populista divampata attorno a un palazzinaro, tracotante star di reality televisivi. Una figura post berlusconiana che ha improbabilmente scalato le vette di una politica in preda a una profonda crisi di identità, un establishment di partito che...