Il Consiglio di stato chiude una volta per tutte la partita, aperta ormai da due anni, sulla nomina di Marcello Viola a procuratore capo di Milano. Il ricorso presentato dall’aggiunto Maurizio Romanelli è stato respinto, così come era già accaduto lo scorso settembre davanti al Tar del Lazio (quando c’era pure un altro ricorrente, il procuratore di Bologna Giuseppe Amato, che ha interrotto lì la sua battaglia). Il Consiglio di Stato ha valutato corretta la scelta fatta dal Csm il 7 aprile del 2022, riconoscendo «la maggiore rilevanza delle funzioni direttive svolte da Viola» rispetto a Romanelli. In buona sostanza...