Disprezzo della democrazia parlamentare, appello alla piazza, ricerca dell’«uomo forte», primato della sovranità nazionale, ostilità verso i migranti. Emilio Gentile, uno dei maggiori storici del Ventennio e della cultura fascista, non tralascia alcuno dei punti intorno ai quali ci si interroga oggi, non soltanto nel nostro paese, per analizzare il presunto «ritorno» del fascismo. Proprio per questo la risposta che il professore emerito della Sapienza dà nel suo Chi è fascista (Laterza, pp. 136, euro 13) a tale quesito, non potrebbe essere più netta. Per Gentile infatti non solo non ha alcun senso anche solo l’immaginare una tale eventualità, anche...