Trentasei ultras arrestati, a margine delle operazioni di polizia seguite agli scontri dei giorni scorsi. Dopo Marsiglia è toccata a Lille. Nel mezzo delle botte volate nella città dove si è giocato Russia Slovacchia i protagonisti sono stati sempre loro, inglesi e russi (e in alcuni casi francesi desiderosi di confrontarsi con «avversari» europei).

Clima rovente anche a livello diplomatico, con la Russia che ha protestato, convocando l’ambasciatore francese, perché secondo Mosca sarebbe in atto una discriminazione nei confronti dei tifosi russi. Protagonisti insieme agli inglesi, i russi hanno dato dimostrazione di grande organizzazione, a quanto detto dagli investigatori francesi, sfruttando l’abilità combattente di alcuni dei leader, o quanto meno dei personaggi più in vista, del gruppone che si è menato senza tregua con gli inglesi (rispondendo o meno a provocazioni, sembra importare poco). Il contesto internazionale ha fornito ai russi un’occasione ghiotta: confrontarsi con i maestri storici dell’hooliganismo, ovvero gli inglesi.

Quella dei tifosi russi è sembrata una spedizione organizzata, data anche la forza con cui lo «spirito» russo è stato difeso sui social network da alcuni politici considerati vicini alle frange di tifosi protagonisti degli scontri. Alcuni di questi «capopopolo» sono conosciuti dalla polizia di Mosca e non solo. Ieri una dozzina sono stati espulsi, lunedì verranno deportati in Russia (tre invece sarebbero stati arrestati). Uno degli espulsi è un personaggio noto a un certo tipo di cronache. Si tratta di Alexander Shprygin arrivato in Francia con tanto di accredito della Federazione e leader dell’Unione dei tifosi russa, un’organizzazione che dovrebbe raccogliere i fan calcistici a seguito della nazionale.

Alexander Shprygin è noto per le sue simpatie naziste, era già stato in Francia nel marzo scorso con la delegazione russa, è presente in foto vicino a Vladimir Putin, al funerale di un membro dell’organizzazione. Questo non significa che il Cremlino sia a conoscenza delle volontà guerriere in terra francese di Shprygin, ma la dice lunga sull’agibilità politica che in Russia hanno organizzazioni dichiaratamente neo fasciste come quella cui è vicino Shpygin, che già in passato era stato ritratto con il braccio teso (a concerti di gruppi nazisti) e a blaterare sulla necessità di avere solo facce «slave» nella formazione calcistica russa.

Il gruppo di cui è leader è stato fondato nel 2007 e si dice che Shprygin sia molto vicino a Igor Lebedev presidente del Liberal Democratic Party of Russia, formazione politica di estrema destra.

Il tutto è vissuto con preoccupazione ulteriore perché proprio in Russia saranno ospitati i prossimi mondiali di calcio. A questo proposito il vice primo ministro russo Arkady Dvorkovich ha detto che si creeranno delle «liste nere»: «deve essere impedito l’ingresso nel paese e l’accesso alle partite. Questo varrà sia per i nostri tifosi che per quelli stranieri».