Gli eredi della defunta cantante irlandese hanno intimato l’ex presidente degli Stati uniti, a non utilizzare la sua musica durante la campagna elettorale. Trump ha infatti riprodotto più volte Nothing Compares 2 U, il brano scritto da Prince e diventato il più grande succeso di Sinead.

In una dichiarazione congiunta, gli eredi di O’Connor e la sua etichetta discografica, Chrysalis, chiedono che Trump «desista immediatamente dall’usare la sua musica». O’Connor si unisce a una lista crescente di artisti che si sono opposti al fatto che Trump usasse le loro canzoni, tra cui Rihanna, Neil Young, Linkin Park, il compianto Tom Petty e Steven Tyler degli Aerosmith.

LA CANTANTE irlandese, morta l’anno scorso all’età di 56 anni, «viveva – si legge nel testo della lettera – secondo un feroce codice morale definito da onestà, gentilezza, correttezza e decenza verso i suoi simili». «È stato con indignazione quindi che abbiamo appreso che Donald Trump ha utilizzato la sua iconica performance di Nothing Compares 2 U nelle sue manifestazioni politiche».

La redazione consiglia:
Sinéad O’Connor, i fantasmi di una voce

Sempre schietta nelle sue dichiarazioni e nelle sue prese di posizione, O’Connor era una feroce critica della Chiesa cattolica romana ben prima che le accuse di abusi sessuali fossero ampiamente riportate, ed era aperta riguardo ai suoi problemi di salute mentale.