Lo straordinario risultato elettorale in Turchia rappresenta un’occasione storica. Malgrado la repressione dei movimenti sociali ed ambientalisti, l’eliminazione di scomodi giornalisti, una strategia della tensione- fatta di bombe messe nelle piazze e di terrore mediatico- malgrado tutto ciò il partito curdo è riuscito ad entrare, per la prima volta, nel parlamento turco (con oltre il 13%) e il partito di Erdogan ha perso quasi il 10% dei voti. Doveva essere un plebiscito per l’Akp- il partito della Giustizia e del Progresso- che da tredici anni detiene il potere in questo grande paese, doveva essere un momento di gloria per Erdogan...