Non bastava che nel decreto Caivano (sul quale il Csm ha segnalato ieri diverse criticità) il governo avesse già inserito un inasprimento sanzionatorio per lo spaccio di stupefacenti di «lieve entità», portando la pena minima da 6 mesi a un anno e quella massima da 4 a 5 anni di reclusione, e arrivando a prevedere anche l’arresto per i minorenni in caso di flagranza di reato, oltre che il Daspo da scuola e università. Ieri la destra è andata decisamente oltre. Nel corso della seduta delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato dedicata alla conversione in legge del decreto,...