Una scia di fuoco sulla pista di atterraggio dell’aeroporto di Tokyo. Il fumo intorno all’Airbus di Japan Airlines partito da Sapporo e le fiamme dai finestrini. Il drammatico inizio di 2024 del Giappone trova un’altra tragicamente coreografica copertina dopo le tante immagini del terremoto di magnitudo 7.6 del giorno precedente sulla costa occidentale.

Tutti e 379 i passeggeri, compresi i membri dell’equipaggio, si sono salvati fuggendo dagli scivoli d’emergenza. Sono invece morti almeno 5 dei 6 uomini a bordo del volo della guardia costiera contro cui si è scontrato l’aereo di linea. Avrebbero dovuto raggiungere la base di Niigata, nei pressi dell’epicentro del sisma, per portare soccorsi. Mentre le autorità indagano sulle cause dell’incidente aereo, il primo di grave entità in Giappone dopo quasi quattro decenni, continua ad aggravarsi il bilancio del terremoto.

Nella tarda serata di ieri, i morti erano saliti a 55. L’allerta tsunami è stata completamente revocata, ma le operazioni di soccorso vanno a rilento a causa delle diverse scosse di assestamento e dalle strade danneggiate. Ancora diverse persone sarebbero intrappolate tra le macerie, in particolare a Wajima, dove oltre 200 abitazioni sono state distrutte. Migliaia di abitanti della prefettura di Ishikawa restano senza elettricità e acqua.

Il premier Fumio Kishida spera di scongiurare conseguenze politiche, anche se non sono escluse polemiche sul fronte nucleare. La grande centrale di Kashiwazaki-Kariwa, dotata di 7 reattori e riattivata solo una settimana fa dopo il lungo stop seguito al disastro di Fukushima, ha segnalato la fuoriuscita di circa tre litri di acqua radioattiva dalle vasche di combustibile. Non ci sono rischi, perché l’acqua non ha raggiunto l’esterno e non sono state rilevate anomalie, ma il programma nucleare del governo potrebbe tornare oggetto di dibattito.