Al Teatro principale di Caracas, sede del Comando di campagna Bolivar Chavez, lo schermo si spegne, troncando il discorso presidenziale. Qualcuno ha fretta di chiudere i battenti. È quasi l’una di notte, gli operai ripongono addobbi e bandiere. Il buio inghiotte gli sguardi: trionfanti, indignati o battuti. La giornata elettorale è stata lunga. I seggi hanno aperto alle 6 di domenica e la coda è continuata fino alle 19, obbligando il Consiglio nazionale elettorale (Cne) a prolungare l’orario di chiusura, previsto per le 18. Una giornata «di festa democratica», senza incidenti di rilievo. A tre ore dalla chiusura delle urne,...