Doveva essere approvato con la massima urgenza, ma il voto alla Camera sul decreto dignità è stato rinviato al 30 luglio, con il voto finale previsto (al momento) giovedì 2 agosto. Avrebbe dovuto già essere in aula per la discussione generale da ieri, ed essere votato entro domani, giovedì 24 luglio. Un percorso a tappe forzate. L’aula era stata prenotata anche domenica, giorno improponibile per una discussione. In più siamo a luglio, i banchi sono permanentemente vuoti. Anche quando parla il vicepremier, ministro del lavoro e sviluppo Luigi Di Maio. E ora il nuovo rinvio per evitare la fiducia, strumento...