La telefonata di Sergio Mattarella al presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, la videochiamata della premier Meloni in viaggio per il Giappone. E la decisione di tenere un consiglio dei ministri straordinario il 23 maggio per varare un decreto per l’emergenza alluvione.

Nel pomeriggio di ieri un gruppo di ministri (tra cui Nordio, Calderone, Lollobrigida, Musumeci e il vice dell’economia Maurizio Leo) ha già elaborato una prima bozza delle misure più urgenti per l’Emilia Romagna sott’acqua. Tra questi, ammortizzatori sociali agli operai agricoli, differimento delle rate dei mutui, sospensione di adempimenti tributari e di procedimenti giudiziari e subito altri 20 milioni che si aggiungono ai 10 già stanziati dopo l’alluvione di due settimane fa.

Da uno scalo in Alaska Meloni ha partecipato al comitato operativo della Protezione Civile, facendo il punto con il ministro Nello Musumeci e con Bonaccini. Purtroppo era già attivo uno stato di emergenza per le stesse zone, dovuto all’alluvione di inizio maggio, che è stato esteso anche alla provincia di Rimini. «Il governo c’è, al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio», le parole della premier. «È chiaro che un bilancio degli interventi da finanziare si potrà fare solo a emergenza superata», ha detto il ministro dell’Interno Piantedosi che ieri ha sorvolato in elicottero le zone più colpite, ribadendo che «la prima cosa è pensare alla salvezza e all’incolumità delle persone».

Il primo vertice si è tenuto tra i ministri di Protezione civile, Agricoltura, Lavoro, Giustizia, rapporti con il Parlamento e il vice all’Economia. «Finita l’emergenza si passerà alla ricognizione, molto più dettagliata, e poi al ripristino degli argini che sono scomparsi», ha detto Musumeci. «Per i danni in agricoltura vogliamo arrivare martedì al cdm con una fotografia dettagliata», ha detto Lollobrigida.

Ad essere sospesi saranno «i termini per gli adempimenti tributari, tanto per le persone fisiche che per le società», ha annunciato il viceministro Leo. Il ministro della Giustizia Nordio, proporrà invece «il rinvio delle udienze civili e penali e la sospensione dei termini per gli adempimenti contrattuali e di tutti gli atti aventi forza esecutiva».

Si tratta di uno schema già adottato dopo l’alluvione di Ischia, spiega Musumeci, che coglie l’occasione per criticare «l’integralismo ambientalista, che non torna utile all’economia e nemmeno alla tutela dell’ambiente. Questo evento non era evitabile, contro la natura non possiamo intervenire».

Nella gara delle parole più inopportune vince come sempre Salvini, che nella notte tra martedì e mercoledì aveva fatto un tweet in cui mescoleva il «cuore e impegno dedicati ai cittadini di Emilia e Romagna che lottano con acqua e fango» con una critica calcistica al «Milan senza cuore, grinta e idee che non merita neanche un pensiero». Tweet rimosso poco dopo, ma che gli ha attirato un fuoco di critiche da tutte le opposizioni sulla sua inedaguatezza. E molto imbarazzo anche nel centrodestra.

«Serviranno ancora molte risorse oltre a quelle già stanziate dal governo, noi siamo pronti a dare una mano», dice Elly Schlein, che stamattina riunirà la segreteria Pd per l’emergenza.