Dal carcere il giornalista turco Dündar scrive a Renzi
Turchia «Ci sono più giornalisti nelle celle turche che in quelle siriane», scrive il direttore di Cumhuriyet al premier italiano a cui chiede di non barattare la questione dei rifugiati con la democrazia
Turchia «Ci sono più giornalisti nelle celle turche che in quelle siriane», scrive il direttore di Cumhuriyet al premier italiano a cui chiede di non barattare la questione dei rifugiati con la democrazia
«Caro primo ministro, vi scrissi quando fui arrestato per una storia raccontata lo scorso novembre. Lei avrebbe dovuto parlare con il premier turco sulla questione dei rifugiati. Pianificavate di far tenere alla Turchia i rifugiati per non farli arrivare in Europa in cambio di 3 miliardi di dollari. Nella mia lettera chiedevo di non dimenticare i valori base dell’Europa per un accordo vantaggioso. Quei valori di democrazia, diritti umani, stato di diritto e libertà che sostenete di continuo. Sono tutti violati dal regime di Erdogan».
Così si apre la lettera indirizzata al premier italiano Renzi dal direttore del giornale Cumhuriyet, Car Dündar. Insieme al caporedattore Erdem Gül è in prigione da fine novembre con l’accusa di terrorismo per aver pubblicato le prove della consegna di armi dai servizi segreti di Ankara all’Isis.
«La ragione per cui i cittadini turchi sostengono il riavvicinamento tra Ue e Turchia è che i criteri europei saranno ancòra per una repubblica moderna e laica – prosegue Dündar – Se siamo isolati da 40 giorni in Turchia (‘la più grande prigione per giornalisti’ secondo i media internazionali) è perché siamo consapevoli del trascinamento del paese verso un regime autoritario. Ci sono più giornalisti nelle celle turche che in quelle siriane».
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento